NOT KNOWN FACTS ABOUT COSA SUCCEDE DOPO UNA DENUNCIA AI CARABINIERI

Not known Facts About cosa succede dopo una denuncia ai carabinieri

Not known Facts About cosa succede dopo una denuncia ai carabinieri

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C., in un procedimento for every falso e truffa a carico di taluni soggetti cui si addebitava di aver fraudolentemente maggiorato i canoni di locazione di taluni immobili locati ad amministrazioni pubbliche, ha cassato senza rinvio l’ordinanza con la quale period stato disposto il sequestro preventivo delle maggiori somme che si assumevano percepite dagli indagati, rispetto a quelle cui esse avrebbero avuto diritto].

L’autorità ricevente (commissariato di polizia, stazione dei carabinieri, comando della guardia di finanza o della polizia locale) attesterà la knowledge e il luogo di presentazione e dopo aver identificato il soggetto che ha eseguito il deposito, la trasmetterà alla procura della Repubblica.

Il sequestro preventivo civile è una misura cautelare prevista nel processo civile per evitare che la controparte disponga dei beni che potrebbero essere oggetto di futura esecuzione forzata, qualora la causa sia decisa a favore del richiedente. Il codice di procedura civile prevede owing tipi di sequestro: quello conservativo e il sequestro giudiziario.

Avrete sentito parlare di denunce e querele. Forse gran parte di voi conosce la differenza, ma visto che potrebbe esserci qualcuno che ancora non la conosce o non la ricorda, la ripeteremo qui di seguito in due parole. 

La differenzia sostanziale tra l’esposto, la denuncia e la querela, risiede nel fatto che con il primo atto il soggetto interessato si limita a segnalare un determinato accadimento all’Autorità di P.S. sollecitando un intervento finalizzato alla composizione della controversia in atto; in questo caso, il reato di truffa soggetto non fornisce al fatto una qualificazione giuridica, di cui, il più delle volte, non ha certezza; non sa, in altri termini, se il fatto costituisca reato, ma si limita a segnalare l’esistenza di un dissidio, che, in ipotesi, potrebbe anche non essere sfociato in un fatto penalmente rilevante: l’obiettivo è quello di comporre la controversia, rimettendo all’Autorità di P.S. che interverrà le valutazioni del caso.

Questi, se non dispone la restituzione delle cose sequestrate, richiede al giudice la convalida e l’emissione del decreto previsto dal comma 1 entro quarantotto ore dal sequestro, se disposto dallo stesso pubblico ministero, o dalla ricezione del verbale, se il sequestro è stato eseguito di iniziativa dalla polizia giudiziaria.

[In motivazione la Corte ha precisato che il profitto è costituito dal risparmio economico da cui consegue l’effettiva sottrazione degli importi evasi alla loro destinazione fiscale, di cui certamente beneficia il reo].

Copia dell’ordinanza è immediatamente notificata alla persona alla quale le cose sono point out sequestrate.

Perfino nell’ipotesi in cui un poliziotto assista a una violenza sessuale, egli non potrà comunicare l’avvenuto reato in Procura, in quanto anche questo reato è procedibile a querela.

Qualora dai fatti emerga la commissione di un reato, l’Ufficiale di P.S. – se il fatto è perseguibile d’ufficio – deve informare l’Autorità giudiziaria, mentre se trattasi di delitti perseguibili a querela può, a richiesta, tentare di comporre la lite in modo bonario, senza che sia pregiudicato il diritto delle parti di sporgere successiva querela.

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Si definiscono anonime tutte quelle denunce che non possono essere attribuite ad una persona specifica.

Oggetto del sequestro preventivo [art. 321 c.p.p.] può essere qualsiasi bene — a chiunque appartenente e, quindi, anche a persona estranea al reato — purché esso sia indirettamente, collegato al reato e, ove lasciato in libera disponibilità, idoneo a costituire pericolo di aggravamento o di protrazione delle conseguenze del reato ovvero di agevolazione della commissione di ulteriori fatti penalmente rilevanti.

In tema di sequestro preventivo, il “periculum in mora” richiesto dal primo comma dell’art. 321 cod. proc. pen. deve presentare i requisiti della concretezza e attualità, da valutare in riferimento alla situazione esistente non soltanto al momento dell’adozione della misura cautelare reale ma anche durante la sua vigenza, di modo che possa ritenersi quanto meno probabile che il bene assuma carattere strumentale rispetto all’aggravamento o alla protrazione delle conseguenze del reato ipotizzato o all’agevolazione della commissione di altri reati.

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